Se avessi saputo che il rebranding mi avrebbe portato tante lezioni da imparare probabilmente avrei valutato meglio i tempi. Aver seguito il corso per insegnanti yoga di 200 ore è stata una possibilità pazzesca ma mi sono giocata interi fine settimane e serate sui libri e, onestamente, non ho più il fisico per farlo.
Fino a un anno fa potevo stare sveglia fino alle 3 di notte e alzarmi alle 8 con una certa freschezza e una buona dose d'energia. Oggi se arrivo a mezzanotte è un successo. Se sto sveglia fino all'una il giorno dopo il mio corpo mi urla "Per favore, rallenta" per ogni minima cosa.
Ricalcolare il percorso
Martedì scorso ci sarebbe dovuto essere lo shooting fotografico. Sabato non avevo ancora ricevuto i vestiti.
Lunedì pomeriggio diluviava e c'erano 16 gradi. Lo shooting è saltato.
Il maltempo mi ha dato la possibilità di far arrivare i vestiti e soprattutto di integrare alcuni aspetti sottili che mi ostinavo a ignorare da anni.
Se vuoi essere autentica ci devi stare tutta, non puoi far finta che alcune cose non esistano.
No, non ho tutto sotto controllo e non ce l'hai neppure tu.
Ma so che ti piace credere/pensare che sia così.
Quel pensiero ti fa sentire tranquilla e performante.
Se poi credi nella legge di attrazione allora sai che i pensieri diventano cose e che le azioni aiutano a manifestare.
Certo, come no. Solo che quando il tempo corre e le cose non accadono inizi a temere e manifestare la mancanza e ti illudi di avere tutto sotto controllo invece respiri male, corri ma non vai da nessuna parte perché la verità è che non hai mai tutto sotto controllo e l'iper controllo fa venire ansia e stress.
Mi piacerebbe parlare con te del controllo e dell'illusione di poter gestire, scegliere e stabilire tutto davanti a una tazza di tè freddo perché so che avremmo molti aneddoti divertenti da raccontarci.
C'è una differenza interiore sostanziale tra organizzare e gestire le attività e avere tutto sotto controllo.
Oltre un certo livello i medici definiscono questa sensazione ansia.
Quando si sta a lungo in questo modo non ci si rende conto che a cambiare non è solo il fisico che sta in costante stato di allerta pronto alla fuga ma anche i pensieri cambiano.
Devo fare questo
Devo andare lì
Devo chiamare X
Devo studiare quello
Devo ...
Mi piacerebbe anche raccontarti di come mi sentivo quando avevo circa trent'anni ed ero così allineata all'Universo e fiduciosa che dovevo solo dedicarmi alle consulenze perché le clienti e le proposte arrivavano per il passaparola. Non dovevo fare nulla, non impazzivo sui social (non lo faccio manco ora, in realtà, non pianifico e si vede) e mi godevo il lavoro con gioia e attimi di stress.
Sì, in effetti potremmo parlare di resistenze, convinzioni limitanti o dei movimenti e della resa ma non è questo il tema. Ancora una volta mi trovo a scrivere dell'affidarsi perché spesso questo concetto si declina sul fidarsi di chi ti circonda, dei compagni, mariti, mogli, fidantate/i, figli, parenti, amici o collaboratori a cui puoi delegare alcune cose, chiedere sostegno.
Torna ad affidarti
Questa sensazione di corsa dipende dal fatto che credi e ti illudi che tutto dipenda da te. Non è così. Inoltre, questa sensazione ti fa sentire scollegata dal Tutto, sola con mille responsabilità sulle spalle, smarrita di fronte agli imprevisti.
Se ti limiti a fare ciò che serve, fare bene la tua parte con fiducia nell'Universo, la Fonte, in Dio o in altro, non sarai così stressata dalla vita.
Me lo sono chiesta spesso in queste settimane quando a ogni imprevisto spesso ricalcolavo automaticamente il percorso.
Fai la tua parte e falla bene
Mi capita spesso che quando sono molto stanca o impegnata in altro le clienti mi chiamino per spostare gli appuntamenti. Posso reagire disperandomi perché saltano i programmi oppure domandarmi:
"Come mai accade questo? Qual è il mio bene?"
Domani mattina avrei dovuto avere una consulenza che era già stata riprogrammata. La scorsa settimana ho ricevuto il messaggio per spostare ulteriormente l'appuntamento. Se questo era il mio bene, e quello della cliente, forse doveva succedere altro.
Devi sapere che in vacanza faccio spesso accertamenti e visite di controllo così prendo i vari tagliandi e sto tranquilla. A questo giro ho scelto di andare da un nutrizionista per via delle allergie alimentari.
Ne ho trovato uno che lavora anche se è la settimana di ferragosto.
Indovina quando mi ha dato appuntamento?
Domani mattina esattamente alla stessa ora della call che avrei dovuto fare con la cliente.
Se fai le cose pensando che non saranno abbastanza stai sabotando il tuo operato.
Se fai molte azioni non lavori sulla fiducia in te, nelle tue possibiltà e sull'affidarti non cambierà nulla.
Se ti muovi verso il tuo obiettivo e ti metti a servizio le cose accadono e le sincronicità diventano palesi.
Prendi carta e penna e rispondi a queste due domande:
- Gestisci o controlli le attività che devi fare?
Se rispondi controllo, porta l'attenzione sulla zona dello stomaco e sul respiro. Stai respirando bene adesso o ti senti di corsa anche mentre leggi questo post perché hai la sensazione di togliere tempo ad altre cose?
Non lo stai facendo! Ti stai prendendo cura di te e questo è ciò che farà la differenza molto più delle mille corse impregnate di mancanza e di "Non sono abbastanza". - Qual è stato il momento in cui ho smesso di affidarmi/di avere fede (in Dio, nell'Universo, la Fonte, l'Amore universale o come preferisci chiamarlo)?
Questa domanda potrebbe aprire riflessioni e ricordi importanti, forse dolorosi, perché spesso sono le prove più intense a farci perdere o ritrovare la fede.
Potrei parlarti del perché siamo fatti tutti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni ma penseresti che il caldo mi stia dando alla testa. Ti lascio alle domande e aspetto un'email o un messaggio con le tue riflessioni e scoperte.
Queste due domande non saranno risolutive ma saranno un primo passo per accorgerti di come stai andando per capire cosa migliorare.
La crescita personale ti porterà agli obiettivi ma il percorso spirituale darà un valore ancora più grande ai tuoi successi perché sentirai di essere parte di un progetto più grande.
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