Quando si parla di extrasensoriale diventa difficile avere prove certe rispetto alla verità. Una domanda legittima è: "Gli spiriti guida e i maestri sono interni o esterni a noi?"
Guide interne o esterne? L'eterno dilemma
La fede e il credo si scontrano con il libero arbitrio e ciò che scegliamo di adottare come credo diventa la nostra verità. Rispetto a guide e maestri esistono diverse scuole di pensiero e trovare un accordo è raro perché il tifo e l'accanimento è pari a quello di un derby calcistico. Non so dire con certezza cosa contribuisca a scegliere una o l'altra fazione ma credo che il contesto culturale e l'educazione ricevuta diano il loro contributo in tal senso.
Guide esterne ed eteree
Alcuni autori pensano che le guide siano esterne a noi. Gli aiutanti sono spiriti guida ovvero entità uscite, più o meno temporaneame, da questo piano e affiancano gli incarnati per aiutarli, ispirarli e guidarli nelle loro tribolazioni quotidiane (scopri gli aiutanti celesti). Ai giorni nostri Marco Cesati Cassin e Manuela Pompas parlano di spiriti guida come fonti esterne a noi con cui comunichiamo. La Pompas, ad esempio, mette l'accento sui defunti che diventano angeli e spiriti guida a disposizione di chi resta sulla terra.
Prima di loro Dante, Jung e altri parlavano di accompagnatori che li guidavano e l'immagine era sempre di esseri esterni al soggetto.
Se ci pensi bene credere che sia qualcun altro, una fonte esterna che ci dà messaggi, ha due grandi vantaggi:
- ci solleva dalla responsabilità perché non siamo noi a pensare e dire certe cose, è lo spirito guida, è scritto nei registri
- per altri è un modo per sentirsi speciali, quasi eletti, per questo tipo di comunicazioni con spiriti guida, angeli, arcangeli, Maestri ascesi o entità di Luce.
Di contro, però, fa sentire un po' sfigati: del resto questa posizione conferma che da soli non siamo capaci. Abbiamo bisogno di un aiuto esterno altrimenti non ce la facciamo. Non siamo abbastanza. Ed è interessante osservare tutto ciò che si muove dietro questa convinzione e come interviene il concetto ambivalente di potere: ho potere non perché so di essere in grado di accedere ad aree del mio essere e sentire autonomamente, ma perché so come comunicare con chi mi dà le informazioni che mi servono.
Guide interne, maestri, alleati, voci
Oltre alla definizione di spiriti guida però c'è anche quella di maestri invisibili proposta da Sibaldi, voce interiore, Sé divino e altro ancora dipende dalle tecniche e scuole filosofico-esoteriche.
Attenzione! Non sto parlando del tanto menzionato intuito ma della possibilità di accedere alle facoltà psichiche di cui l'intuito è solo parte dello strumento.
In questo caso i messaggi e la consapevolezza non sono provenienti da una fonte esterna a noi ma sono il nostro Io grande, la parte più saggia ed evoluta di noi che ha la possibilità di vedere oltre le porte dello spazio e del tempo, oltre i condizionamento e le convinzioni limitanti.
La resistenza più forte rispetto a questo approccio è legata alla possibilità di riconoscere che siamo così grandi, divini e potenti da poter vedere, sapere e sentire ben oltre ciò che pensiamo essere normale. Siamo noi a poterlo fare, noi a trovare le risposte senza bisogno di intermediari.
Posizioni inconciliabili
Al seminario Sibaldi ha esordito spiegando che non importa cosa si scelga di credere perché in entrambi i casi, guide interne o esterne, ci deve essere rispetto nei confronti del pensiero/credo dell'altro dato che questo è un punto assolutamente personale.
Per me ciò che conta è il contenuto e soprattutto la qualità del messaggio perché negli anni ho visto un sacco di pseudo canalizzazioni e messaggi che erano legate più all'ego, alla voglia di rivalsa, di sentirsi utili e speciali e di voler fare del bene agli altri (talvolta manipolandoli senza esserne troppo consapevoli). Così come ho letto messaggi a cu veniva attribuito un significato univoco mentre a me suscitavano l'esatto opposto.
Per me ha senso che il messaggio sia confermato e, in alcuni casi, verificabile. Per esempio un terremoto predetto "in alto mare" non fa di te un buon canale se non sai dare info più precise perché ogni giorno ci sono innumerevoli fenomeni di questo tipo sulla Terra. Così come i messaggi di amore e pace per gli altri e il pianeta sono così generali e indefiniti che possono essere 'canalizzati' da chiunque.
La mia esperienza
Per quello che può valere la mia esperienza posso dirti come mi sono sentita e cosa è successo quando ho compreso che c'erano due possibilità così diverse tra loro. Sì, per me le fonti sono importanti perché se cerco un'informazione scientifica magari non mi accontento di una risposta trovata su un forum di adolescenti che si confrontano ma cerco un professionista del settore che abbia competenze.
Per anni ho creduto che le guide fossero qualcosa di esterno a me. Ci credevo e mi veniva così bene che ricevevo messaggi estramamente precisi, circostanziati, dettagliati e mi stupivo ogni volta, soprattutto quando erano informazioni di carattere generale e non cose relative al mio quotidiano. Chiedevo conferma, aspettavo che alcuni fatti accadessero e registravo e scrivevo tutto per tenere traccia oppure raccontavo a mio marito che diventava un testimone.
Ho continuato a studiare, cercare risposte, sperimentare tecniche e più studiavo più si faceva largo la possibilità che l'opzione "Spirito guida" era molto romantica e diventava poco credibile perché adesso sappiamo molte più cose sul nostro funzionamento e mi rassicura di più pensare che tutti possiamo sentire e vedere certe cose perché fa parte di come siamo e di quello che possiamo fare. Non ci sono esseri eletti che possono comunicare con gli spiriti guida e altri no. Tutti possiamo avere questo tipo di esperienze e lo dicevo anche nel '96 solo che non sapevo e non capivo il legame tra queste cose.
Capire che gli angeli non sono entità esterne con le ali e i boccoli ma che sono una vibrazione, una frequenza, così come il suono, il colore o altro mi ha fatto formulare ulteriori domande. Francamente le risposte che trovavo non mi piacevano. Non mi facevano sentire forte perché era il mio Sè, il mio Io grande che mi ispirava e comunicava con la mia anima incarnata. Al contrario mi sentivo una stupida per aver creduto di dover fare tutta quella manfrina per avere informazioni che, da quel che emergeva, erano sempre state in mio possesso e non mi serviva nessun'altro per accedere a quel sapere perché io potevo farlo. Potevo nel senso che ero abile, era una possibilità.
Cos'è successo poi?
Ho passato nove anni in questo conflitto interiore. Da un lato non credevo più all'immagine romantica e rasserenante degli spiriti guida perché mi era chiaro che si parlava d'altro. E vale anche per l'animale totem, le dee, gli angeli, i maestri ascesi e un sacco di maestri canalizzati.
Aveva senso mettersi in meditazione e fare tutto quel percorso (che sia la canalizzazione, i registri akashici o i maestri invisibili servono meditazioni guidate precise) per parlare... con me stessa?
In questi anni ho cercato un modo diverso per fare tutto e poter scavalcare la tiritera della preparazione. Adesso so che il modo c'è ma è solo il risultato finale di un percorso di ricerca, riflessione, crisi e studio necessario per arrivare a questa consapevolezza.
Ha senso sforzarsi di capire con chi comunichiamo? Sì, ha senso perché dobbiamo imparare a riconoscere la voce dell'ego e a chiedere conferma dei messaggi che riceviamo con le varie tecniche che usiamo a prescindere dal fatto che ci piaccia pensare di parlare con gli spiriti guida, i protettori dei registri o con i maestri invisibili.
Ha senso accanirsi su una o l'altra posizione? No. Ha più senso usare le proprie energie per migliorare la nostra abilità, vibrazione, percezione, decodifica.
Non so quale sia la tua posizione rispetto a questo tema o quale tipo di esperienza hai avuto in merito ma se ti va raccontamela nei commenti o scrivimi in privato perché mi fa piacere conoscere il tuo punto di vista e la tua esperienza.
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