Se ultimamente ti è capitato di pensare che non riesci a essere felice, e che potrebbe dipendere dal tuo karma, oggi voglio aiutarti a capire meglio cosa può farti vivere la felicità come un miraggio o il solito lieto fine che capita solo nei film.
A volte non siamo consapevoli delle nostre dinamiche interiori perché sono automatiche e non ci soffermiamo a osservare cosa accade in noi perché siamo più orientate a colpevolizzare ciò che è esterno a noi. La stessa inconsapevolezza possiamo ritrovarla nella scelta delle parole che usiamo per definirci e per raccontare la nostra realtà.
Tutta colpa del karma?
Diciamocelo, questo povero karma si prende un sacco di colpe, sarebbe meglio dire responsabilità, che non ha.
Dato che sono sostenitrice di Wikipedia eccoti la definizione di Karma:
Karma (adattamento del termine sanscrito trascritto nel vedico kárman o più comunemente karman, (devanagari: कर्मन्)), è un termine d'uso nelle lingue occidentali traducibile come "atto", "azione", "compito", "obbligo", e nei Veda inteso come "atto religioso", "rito". Il karma indica, presso le religioni e le filosofie religiose indiane, o originarie dell'India, il generico agire volto a un fine, inteso come attivazione del principio di "causa-effetto", quella legge secondo la quale questo agire coinvolge gli esseri senzienti nella fruizione delle conseguenze morali che ne derivano, vincolandoli così al saṃsāra, il ciclo delle rinascite. Ad esempio quello del karma è uno dei concetti nucleari delle dottrine induiste, strettamente connesso all'altro del mokṣa, inteso quest'ultimo sia dal punto di vista soteriologico, e cioè salvezza dal saṃsāra, sia dal punto di vista spirituale, come conseguimento di una condizione superiore, diversamente intesa a seconda della dottrina.
Hai notato che oggi si sente citare il karma quasi fosse una punizione divina per ciò che si è fatto e si perde di vista l'importanza dell'intento, delle lezioni e delle esperienze che possiamo fare durante il ciclo di vita?
Se pensi che questa vita sia triste, difficile e infelice non è perché nell'esistenza passata hai ammazzato qualcuno, rubato o chissà che altro. (Poi vanno a fare le regressioni, la lettura dei registri o la canalizzazione e chissà perché sono tutte principesse o schiave maltrattate). Nella maggioranza dei casi, esclusi eventi traumatici che ti porti dietro (se credi alla reincarnazione), la causa della tua infelicità ha origine proprio da questa vita.
Fai una verifica di queste 3 variabili
Non servono tante menate per scavare un poco. Non sto dicendo che sia risolutivo ma aprirsi all'ascolto e all'osservazione consapevole è già un passo avanti.
- Educazione: sei cresciuta sentendoti dire che ciò che facevi non era abbastanza o che TU non eri abbastanza (qualcosa, scegli tu)
- Traumi: hai vissuto un trauma, lutto, violenza, tradimento o abbandono che ti hanno segnato così profondamente da portarti ancora dentro delle cicatrici invisibili che periodicamente ti rigettano nel buio
- Eredità familiare: hai osservato la vita dei tuoi e, per quanto tu possa desiderare altro, stai ripercorrendo le loro orme e portando avanti i loro nodi. Forse stai persino sviluppando le malattie che hanno loro perché sono di famiglia. (Qui puoi approfondire il karma familiare).
Non merito la felicità
Se è presente una o più di queste variabili potresti aver iniziato a pensare di non meritare la felicità, come se fosse una moneta di scambio, o meglio, una ricompensa per qualcosa di specifico più che un'attitudine interiore.
Suona un po' come pensare che se ti comporti bene sarai felice, altrimenti il karma ti punirà. L'esperienza è neutra, ciò che conta è ciò che ne fai tu.
Inoltre, se credi al karma probabilmente hai sentito parlare della legge di attrazione e spero tu conosca le altre leggi che regolano l'universo.
Che poi, cos'è esattamente per te la felicità? Riesci a definirla?
Anche in questo caso l'educazione ricevuta ti ha formata e potresti scoprire che la felicità per te ha la stessa forma, identità, facilità, impossibilità e portata che aveva per i tuoi genitori.
Ti accorgi di essere felice?
Se fai fatica a ricordare l'ultima volta in cui sei stata felice, forse non ci fai caso. Anche questo atteggiamento può essere educato, imparato, ereditato. Ti riconosci in una delle situazioni che seguono?
- Quando avrò X, Y o Z sarò felice
La tua felicità è sotto condizione. Significa che rimandi sempre la possibilità di essere felice vincolandola al raggiungimento di un obiettivo esterno da te. Questa situazione sposta completamente la responsabilità alla felicità verso qualcosa di effimero il cui effetto svanirà presto perché arriverà un'altra condizione necessaria per doverti permettere di essere felice.
- Lamentele continueCi sono giorni in cui l'umore non è dei migliori, sei stanca o poco centrata ed è probabile che tu sia meno tollerante e più lamentosa, ma nei giorni buoni ti accorgi di essere felice o il range delle tue emozioni si ferma a "Oggi è una giornata normale"? In quei giorni dovresti essere felice di non avere preoccupazioni, felice di stare bene, di alzarti, di poter godere della vita e di tutte le possibilità che offre. Esercitare la gratitudine è un esercizio potente anche per la legge di attrazione. Se ti lamenti di ogni cosa il karma non ha colpe. Scegli cosa guardare e se l'occhio cade sulla mancanza sposta lo sguardo e cerca l'abbondanza.
- La felicità come scelta
Siamo esseri in costante mutamento o forse no. Per alcuni l'infelicità (o lo pseudo karma) è un mood con un sacco di benefici secondari.
L'altro giorno stavo ascoltando un audio e l'autrice chiedeva come si reagisce quando si presentano ostacoli o imprevisti. La risposta è davvero semplice: puoi scegliere di viverlo come un problema oppure puoi scegliere che quello non è un problema e non vuoi viverlo come tale.
La mente mente. Tu come la nutri?
In ambito di crescita personale e spirituale si dice sempre che la mente mente, sono certa che lo sai bene, ma continui a nutrirla sempre con gli stessi pensieri avariati, re-agire alle stesse situazioni avrai sempre gli stessi risultati.
Ehi, questo è il tuo karma! Non una maledizione che ti è piovuta addosso per le colpe di chissà quale vita in cui hai commesso chissà cosa. Causa ed effetto. È il risultato di ciò che pensi, senti, scegli e fai anche oggi.
E se sul passato hai poca possibilità di manovra nel presente puoi creare un cambiamento.
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