Credo che la possibilità di imparare grazie a fiabe e favole non svanisca con la maggiore età. Mi piace pensare che la narrativa possa essere uno strumento formativo meno tecnico e più coinvolgente che lavora su piani dell'essere più profondi rispetto a ciò che la mente assimila. Questo è uno dei motivi per cui ho deciso di scrivere romanzi e racconti, e non manuali, sui temi olistici.
Oggi voglio parlarti di un libro sull'abbondanza che mi è piaciuto molto anche per questo tipo di impostazione.
La scorsa settimana ridevo con un'amica perché mi ha detto di aver avuto circa 2 euro di interessi sul libretto (credo postale). Sorridendo le ho risposto che per mandarle l'avviso potrebbero averle scalato 2.50 dal conto per spese varie. Questo è il gioco dei soldi. Una sorta di grande Monopoli con regole precise che spesso si riducono al conoscere la legge di domanda e offerta e si pensa di sapere tutto.
In effetti c'è poco da ridere, ma tant'è i soldi vanno e vengono e pensare di leggere un manuale di gestione delle entrate o di investimenti può essere davvero pesante se non si è predisposti al tema. Il mondo del lavoro è cambiato, il web ha spalancato le porte a nuove professioni e ha creato svariati altri modi per fare soldi. C'è chi resta ancorato all'imprenditoria vecchio stile di 30 anni fa e chi preferisce vivere al passo con i tempi. Personalmente non mi dispiacciono i libri in cui si parla di investimenti e web marketing anche se quando iniziano a parlare di indici e azioni mi perdo un po', ma conoscere un pochino le regole del gioco mi diverte.
L'uomo più ricco di Babilonia è un racconto di Geroge S. Clason in cui si parla del ritrovamento di cinque tavole che spiegano come saldare eventuali debiti e, allo stesso tempo, mettere via soldi per fare investimenti.
Con il termine investimenti non mi riferisco a "Metto via 50 euro al mese così ho le ferie pagate" quanto a "Metto via 50 euro al mese e a fine anno li investo in qualcosa che generi altre entrate".
Certo, pare facile considerato che gli interessi attivi sono praticamente ridicoli (eppure le banche prestano il denaro che tu lasci sui conti correnti e guadagnano un sacco di soldini!) e trovare una fonte di reddito può essere cosa complessa.
La cosa che mi ha colpito del testo è soprattutto una. Ai tempi di Babilonia c'erano ancora gli schiavi. Ci sono un paio di storie nel libro relative a come uno schiavo ha accumulato una piccola fortuna per comprare la propria libertà. E non parliamo solo di libertà finanziaria, ma proprio della possibilità di affrancarsi da un padrone. Oggi ci sono diverse forme di schiavitù e, una di questa, è proprio legata al posto fisso (molto spesso i datori di lavoro sono chiamati padroni, hai notato?), alla capacità di spendere dato che l'obiettivo delle aziende è creare bisogni oltre che risolvere problemi.
Come dicevo questo libro non è un manuale, ma una storia che spiega come acquisire la libertà (sì, anche quella finanziaria) facendo lavorare il denaro al posto tuo.
Voglio segnalarti altri due testi che mi sono piaciuti tantissimo. One minute milionaire e Cash in a flash usano lo stratagemma della narrativa per trasmettere insegnamenti tecnici. I libri sono divisi in modo tale che a sinistra ci sia il manuale e, sulla pagina di destra la parte romanzata. Procedere nella lettura significa vedere nella storia l'applicazione pratica delle informazioni finanziarie appena suggerite nella metà teorica. Carino, no?
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