Ho perso il conto di quante volte mi son sentita fare questa domanda: "La via spirituale è in solitudine?" E la cosa più triste è il velo di malinconia che ogni volta leggo negli occhi di chi mi pone la domanda.
Se sei convinta che scegliere un percorso spirituale sia sinonimo di solitudine probabilmente è quello che avrai. Se invece credi e sai che troverai nuove persone più affini a te, più simili a ciò che stai diventando allora avrai questo.
Il meccanismo è molto semplice. Cambiamo nel momento in cui iniziamo un percorso interiore che si manifesta anche attraverso comportamenti e scelte diverse e questo rompe gli schemi delle relazioni che abbiamo in essere.
Ti faccio un esempio banalissimo che spero non avrai vissuto. Raggiungi un obiettivo che desideravi da tempo e improvvisamente le persone che credevi amiche sembrano essere invidiose (in realtà non è sempre così, ma è il primo pensiero che viene) oppure fanno di tutto per farti desistere. Ti suona familiare? Ho sorriso leggendo il libro Punto zero. Il segreto finale di "zero limits" e la via dei miracoli di Ho'oponopono in cui Joe Vitale racconta cosa gli è capitato dopo aver pubblicato il primo libro sull'ho'oponopono.
Se hai avuto questa spiacevole sensazione voglio subito rassicurarti e dirti che non devi viverla come un fatto personale. Non ce l'hanno con te per il tuo successo o traguardo, non ti fanno venire mille dubbi perché vogliono il tuo male, ma stanno cercando di preservare e conservare la loro realtà per far sì che nulla cambi. E se tu rompi gli schemi, esaudisci il tuo sogno, caspita! vuole dire che è possibile farlo e questo non è un bene per chi si riempie la bocca di scuse e giustificazioni per la propria condizione.
Inoltre non dimenticare che il silenzio e la solitudine aiutano ad ascoltare la propria voce divina e a non farsi distrarre dal rumore di fondo di ciò che ci sta attorno quindi ben venga un po' di silenzio...interiore.
Non ce l'hanno con te, ma hanno paura di quello che tu rappresenti perché sei una minaccia alla loro comfort zone. Crescere significa spogliarsi di ciò che non ci corrisponde più, lasciare andare convinzioni, resistenze, programmazioni mentali e sì, significa andare anche oltre le tecniche che abbiamo imparato per salire dal piano mentale a quello spirituale che è oltre l'ego, la mente, la psiche o la personalità come un abito con le maniche troppo corte, un lavoro con uno stipendio che non ci soddisfa o le amicizie che non sono più in linea con la nostra nuova visione. Però puoi volere la botte piena e la moglie ubriaca e non andare da nessuna parte oppure permettere agli altri di scegliere e concedere a te stessa di decidere cosa è bene per te.
In questi anni ho imparato che trovare le persone giuste è davvero difficile, ma c'è una sorta di selezione naturale costante relativa anche alle aspettative che gli altri hanno su di te: secondo alcuni se sei spirituale devi sopportare gli scazzi, giustificare i musi lunghi, le sfuriate e tollerare ogni cosa. Eh no, essere spirituali significa comprendere l'altro, accettarlo per ciò che è con pregi e difetti, ma non necessariamente te lo devi sposare o ci devi avere a che fare sopportando atteggiamenti che possono urtarti, ferirti o umiliarti. Puoi voler bene a una persona nonostante abbia vita, abitudini, pensieri, convinzioni, credo diverso dal tuo, ma non è detto che tu scelga anche di frequentarlo o diventare il vomitatoio delle pippe mentali altrui perché essere spirituali significa anche e soprattutto aver rispetto dei propri limiti ed essere consapevoli di cosa sono per te la consapevolezza e il benessere interiore.
Ti lascio il link ai libri sull'ho'oponopono di Joe Vitale perché è un autore che mi piace molto. Il primo è Zero Limits.
Se invece vuoi leggere solo alcuni articoli del blog su questa tecnica, clicca qui.
Buongiorno Silvia,
non so quanto tu sia consapevole che ogni tuo articolo possa essere come una di quelle splendide stelle che indicano il cammino giusto. Ho sempre affermato che un confronto tra due persone sia sempre positivo in quanto ti puoi avvalere di una visione diversa. Questo articolo conclude, riassume e pondera quello che Rosalba ha fatto e sta facendo. Persone che dall’oggi al domani ti “chiudono facebook in faccia” persone a cui fai paura piú del solito e alla fine diventa una selezione naturale per la quale non ha senso portarsi questi fardelli dietro. Grazie ancora per le tue parole. Il primo libro letto. Il secondo molti commenti mi hanno frenata. Il terzo libro non so.. Grazie ancora per tutto.
Ro
Ciao Rosalba, grazie del complimento. In realtà spesso sono post in risposta alle domande che ricevo perché chi intraprende un lavoro su di sé si trova ad affrontare delle tappe che sono comuni ma spesso nascoste. La selezione naturale è un’ottima conferma rispetto alle scelte e al sentire che stiamo manifestando. Imparare a lasciare andare è molto utile perché l’attaccamento, alla fine, fa sviluppare resistenze al cambiamento e lo rende doloroso. Meglio fluire in armonia. 😀
Buon inizio settimana a te