Avevo già letto altri testi e in molti parlava di questo benedetto ho'oponopono ma Zero limits di Joe Vitale è uno dei testi che ho preferito.
Il libro è diverso dagli altri perchè racconta il suo incontro con Ilhaleakala Hew Len ossia lo psicologo di origine hawaiana che ha diffuso questa tecnica tradizionale. Ho già postato le mie considerazione sull'efficacia della tecnica dopo circa un anno di uso dell'ho'opnopono, però non avevo ancora fatto la recensione del libro.
Il punto zero
Ho consigliato questo libro a molte persone interessate ai temi spirituali e tutte mi hanno dato riscontri positivi. La cosa che mi stupì molto quando lo lessi fu il concetto di responsabilità personale.
In genere si sente parlare di legge di attrazione come qualcosa che funziona o meno, quasi fosse esterna a noi oppure sento chiamare in causa il destino, il karma o la volontà di Dio, ma non si parla mai di responsabilità.
Questo libro spiega bene cosa significhi co-creare la realtà, essere nel punto zero in cui tutto è possibile e tutto è. Quanto c'è di nostro in tutto ciò che ci accade? Anche nella chiacchiera sentita di sfuggita al bar o all'articolo che casualmente capita sotto i nostri occhi c'è la nostra partecipazione perché i sensi si attivano rispetto a una o all'altra cosa.
Sei come una calamita
Se credi davvero di essere un magnete sai anche che ciò che arriva a te lo hai attratto. Non è capitato, non ti casca tra capo e collo, ma l'hai costruito, magari inconsapevolmente.
Questa cocoreazione si attua attraverso il pensiero e le emozioni.
Infatti, ogni volta che pensi a una situazione così intensamente da viverla come se fosse reale, presente, già realizzata stai contribuendo a darle forma nel piano fisico.
Cos'è Zero Limits?
Definisce lo spazio interiore in cui sei pura essenza, dove tutto è possibile. In quello spazio interiore non hai paure, paletti, convinzioni, credenze, scritte sui muri. Sei e basta. Lì tutto può accadere. Per arrivare al centro dell'essenza o della consapevolezza è necessario superare la nostra zona comfort.
Ho apprezzato moltissimo Zero limits. E' interessante sapere che in ogni momento e per qualsiasi cosa possiamo diventare responsabili e consapevoli di ciò che sentiamo e possiamo guarire a livello interiore ogni cosa semplicemente recitando un mantra.
Ho'oponopono e zero limits
Parlare di Zero Limits di Joe Vitale significa pensare a Ho'oponopono perché nel momento in cui decidi di diventare responsabile di ciò che crei puoi confrontarti con le resistenze, i conflitti familiari e le relazioni difficili usando questo mantra che appartiene alla tradizione hawaiana.
Nel momento in cui reciti ho'oponopono rivolgendoti al tuo centro, al punto zero in cui tutto è, puoi lasciare andare ciò che ti blocca e dà forma a resistenze. Serve per la risoluzione dei conflitti interiori o con gli altri quindi puoi sperimentarla a partire dalle situazioni familiari per osservare cosa accade e cosa si muove.
Aggiornato il 3 marzo 2021
Quasi finito…bellissimo!!Però ora ho un po’ di confusione rispetto alla LOA…per certi versi mi sembrano incompatibili…scriveresti un post su questo? Grazie, Ti amo 😉
Sembrano incompatibili. Hai già letto il post con le conclusioni sull’ho’oponopono? Magari trovi qualche indicazione in merito. 😉
sì, ho letto, ma ho ancora qualche dubbio in merito 🙂
Se mi fai domande precise sarò ancora più precisa nel post. Chiedi e ti sarà dato. 😉
ok 😉 Quello che ho capito è che: nell’ ho’oponopono pare sia sufficiente recitare il karma, avere fiducia, ripulire, pensando al problema (o memoria) che comunque è sempre in noi stessi (anche se magari siamo spinti a recitare per un conflitto con un’altra persona); aspetti l’ispirazione e non devi per forza immaginare e “sentirti” come se avessi già ciò che desideri. Il Divino sa cosa è meglio per te. Nella loa bisogna avere ben chiaro ciò che si vuole, immaginare, agire come se l’avessimo già ottenuto ed emozionarsi.E’ più “faticoso”, non basta recitare un karma, seppure esistano diversi esercizi per applicare al meglio anche questa recitazione e ripulirsi. Insomma, condivido i dubbi di cui lo stesso Vitale parla nel libro ma, a differenza sua, non riesco ancora a trovare la relazione mancante. In pratica…che cosa debbo fare?Non avendo ben chiaro i miei obiettivi(come ti ho spiegato un po’ di tempo fa 🙂 ) e facendo fatica a “sentirmi” come se avessi già raggiunto ciò che voglio, mi trovo molto più a mio agio con ho’oponopono..Ma mi sembra troppo facile..Ho riassunto i miei dubbi 😉 Buona giornata Silvia!
Ok, capito il dubbio. Ma in realtà Ho’oponopono e la legge di attrazione hanno funzioni e uso molto diversi. La recitazione del mantra serve a ripulire più che a chiedere. Ci farò un post così ti spiego tutto bene e non scrivo un papiro qui. Promesso. 😉
Grassssssssssssssssssssssssssssie 😀