Ultimamente sui vari gruppi tematici si fa un gran parlare di subconscio. Così leggo i commenti di chi studia per capire la differenza tra inconscio e subconscio e di come si deve ripulire dalle memorie, praticare un certo stile di vita, dominare la mente. E mi viene un dubbio.
Non sarà che tutto questo spiegare come rapportarsi al proprio subconscio, di cui si conosce l'esistenza da tempo, non sia un modo come un altro per distoglierci dall'intuito e dalla capacità naturale che abbiamo di connetterci alla nostra saggezza (o divinità o spiritualità o chiamatela come preferite)?
Ci sono tecniche che aiutano a cancellare la memoria emotiva e le scritte sui muri interiori, certo. Ma se si vive costantemente pensando e analizzando a cosa dobbiamo ripulire, restando quindi focalizzati sul concetto che siamo sporchi e impuri (altrimenti non avremmo da rilupire nulla) non si corre il rischio di creare ansia e di allontanare dall'obiettivo?
Lo so, ho già fatto due domande, ma sono curiosa di sapere cosa pensate in prosito perchè davvero ho la sensazione che tutti questi fiumi di parole sul subconscio non siano altro che fumo negli occhi. Sia chiaro, non sto dicendo che un percorso su di sé non contempli anche questo tipo di lavoro, ma se verte solo su questa percezione di se stessi, è l'ennesimo muro che costruiamo intorno a noi. Detto in altre parole: rischia di diventare l'ennesimo alibi con cui dover fare i conti.
"Non riesco perchè non ho ripulito abbastanza".
Studiando per i vari corsi ho notato che questa fissazione sul subconscio è molto radicata qui da noi. Se parliamo di autori stranieri la tendenza nel lavoro con la LOA è molto più pratica e meno psicologica. Si lavora sul presente senza indagare, analizzare, riflettere, ripulire costantemente.
Sono convinta che "Siamo perfetti nella nostra imperfezione" e se ci fissiamo sulle mancanze non andremo da nessuna parte.
Realizzare i nostri desideri implica sapere cosa vogliamo fare o dove vogliamo andare e decidere il primo passo da fare per uscire dalla zona comfort e il subconscio davvero rischia di diventare l'ancora che ci tiene fermi. Se perdiamo tempo a riflettere sul subconscio al posto di pensare-sentire-ringraziare-co_creare continueremo a stare fermi.
Beh, sì, avremo un inconscio lindo e pulito, ma saremo sempre allo stesso punto chiedendoci:
"Dove ho sbagliato?"
Onestamente sono perfettamente d’accordo con i tuoi dubbi e le tue riflessioni!