Oggi ho deciso di presentarvi una tecnica, da alcuni considerata un dono, che rappresenta un pezzo importante del mio percorso: il channelling.
Dato che l'articolo parla di facoltà extrasensoriali consiglio di proseguire la lettura solo a chi crede che siamo un'anima dotata di un corpo e che questo ci serve per muoverci, imparare, sperimentare, cambiare, crescere ed evolverci. Se tutto questo non fa parte del tuo sentire puoi interrompere la lettura. 😉
Abbiamo detto più volte che la nostra mente ha la capacità di attirare ciò che vogliamo quando le nostre emozioni si allienano a ciò che desideriamo.
Sei come una radio
Il nostro corpo funziona come una radio: emettiamo e riceviamo dei segnali. La fisica quantistica sta dando risposte a molti fenomeni che un tempo erano considerati misteri.
Non ci credi?
Di certo ti sarà capitato di pensare a una persona e incontrarla dopo aver girato l'angolo, oppure di pensare a un'amica e ricevere pochi secondi dopo un sms o una chiamata. Drammatiche sono le percezioni 'è successo qualcosa' e il dubbio tiene sveglie madri in attesa dei figli o dei mariti.
Le chiami coincidenze ma il termine corretto è sincronicità. Puoi percepire informazioni sugli altri, su quello che ti circonda, sulle situazioni che vivi, sullo stato di salute delle persone.
Ricordi il gatto che si posizionava ai piedi del letto dei pazienti che stavano per morire?
Forse percepiva energeticamente quello che la maggior parte degli umani ignorava, spesso per paura.
Se hai letto fino a qui è il momento di scegliere: pillola rossa o pillola blu? (dal film Matrix)
Cos'è il channelling?
Channelling è un termine inglese che indica la capacità canalizzare, di diventare canale e, in uno stato di meditazione profonda dove entrambi gli emisferi lavorano allo stesso ritmo.
Lo spiego nel modo più semplice possibile: di solito abbiamo un emisfero dominante e uno che lavora 'a basso regime'. Il channel (o channeller ossia chi canalizza) ha modo di restare in contatto sia con l'ambiente in cui si trova fisicamente sia di sentire una dimensione parallela, immaginala simile a quella dei sogni per farti un esempio, e può comunicare su diversi piani, livelli, sfere con svariate entità, persone, guide spirituali, angeli, extraterrestri e con il Se superiore ossia la parte più evoluta di noi, quella che vive qualche dimensione oltre la nostra e che conosce bene il percorso che potremmo fare e le possibilità e resistenze che abbiamo.
Igor Sibaldi lo definisce il nostro IO grande che si contrappone all'io piccolo che è ciò che siamo in questa vita.
Channelling o medianità?
Alcuni dicono, a mio avviso erroneamente, che i channeller sono la versione moderna dei medium.
Il channel riceve messaggi da energie evolute come il Se Divino, Maestri ascesi, spiriti guida o angeli, entità uscite dalla ruota delle rinascite; ricevono messaggi che danno benessere, legati all'equilibrio, all'amore e alla pace e poco si interessano delle vicende prettamente terrene (spesso economiche) di cui si occupano alcuni medium che spesso parlano con defunti o simili.
I channeller restano in stato di veglia, non cadono in trance come accade ai medium poichè, usando un solo emisfero per comunicare, perdevano contatto con la realtà e non ricordavano neppure quanto avveniva durante la seduta e il messaggio che riferivano.
Che messaggi riceve il channeller?
I messaggi possono essere rivolti a una persona oppure hanno carattere universale. Il channel può scrivere, parlare, sognare o ricevere indicazioni semplicemente in stato di veglia tramite uno strumento potentissimo che tutti abbiamo: l'intuito (o la telepatia).
In base alla ricettività, sensitività e anche all'evoluzione del channel troviamo diversi livelli di sensibilità che vanno dal sentire la Terra anche a distanza (es. i terremoti) al sentire i dolori fisici della persona che richiede il consulto.
Channel famosi
Alcuni channel sono famosi in tutto il mondo grazie ai messaggi che ricevono. C'è chi canalizza Kryon o chi, come Pepper Lewis, comunicava con Gaia ossia Madre Terra. Il primo channeller fu Edgar Cayce famosissimo e contestato per l'uso che arrivò a fare del suo sentire. Sicuramente conoscerai Esther Hicks che insieme al marito ha scritto molti libri tratti di canalizzazioni.
Personalmente quando leggo canalizzazioni di persone che dicono di sentire arcangeli o maestri ascesi mi trovo ad analizzare attentamente il messaggio: com'è scritto, il tipo di contenuto, quali emozioni e sentire mi suscita perché il channelling è stato usato spesso per arrivare alla notorietà perdendo di vista l'aspetto etico e spirituale che dovrebbe avere.
Come può aiutarti una canalizzazione?
Quando soffrivo di attacchi di panico facevo meditazione ogni giorno e mi esercitavo anche a comunicare con la mia guida, il mio Se divino che, essendo la parte evoluta del mio Essere, sapeva bene come tirarmi fuori da quella situazione. E fu così perché la canalizzazione è stato uno strumento di ascolto che mi ha permesso di sciogliere alcuni nodi.
L'esperienza della canalizzazione permette di imparare a vedere le situazioni da una prospettiva superiore: non si vede solo un tassello del puzzle, ma tutto il disegno divino di cui facciamo parte e questo ridimensiona parecchio le nostre convinzioni e il nostro ego. La cosa fondamentale per me è usare discernimento e ricordare che siamo noi a dover scegliere in modo responsabile e non dobbiamo approcciare il channelling come mezzo per indagare il nome della guida (se è la tua parte evoluta sicura che abbia un nome esotico o orientaleggiante?) o per sapere cosa siamo state in una vita passata perché il presente in genere è già abbastanza impegnativo da gestire e, se tutto filasse liscio, non avresti bisogno di un channeller. 😉
Il channelling è solo uno dei tanti doni extrasensoriali che puoi avere. Ognuno di noi ha una sensibilità particolare e a volte l'unica difficoltà è superare la paura di entrare in contatto con la nostra parte divina affinchè ci guidi.
Aggiornato il 3 marzo 2021
Mi piacciono i tuoi post spirituali. E mi piacciono le persone che hanno delle certezze e riescono a trasmetterle agli altri.
Anche io sono convinta che ognuno di noi ha una sensibilità particolare ed è vero che spesso siamo troppo razionali per ascoltarla! Non so quando hai scritto il post, ma casualmente ieri avevo voglia di vedere Matrix (ed era tanto tempo che non succedeva!) e proprio tu oggi me lo citi… Solo coincidenze?
Il post l’ho scritto l’altro giorno ma l’aggiunta a Matrix l’ho inserita ieri sera (ho avvisato sulla pagina degli ultimi ritocchi ma non ho idea di che ora fosse).
Sincronicità…a dimostrazione che siamo tutti collegati.
Grazie dei complimenti. Non ho risposte sicure ma solo ‘verità personali’ che mi aiutano a scegliere come muovermi nel mondo. Questo e quelli paralleli. ;o)
Molto interessante,non conoscevo il “Channeling” .Credo che la nostra cultura faccia in modo che l’emisfero sinistro diventi dominante,rispetto a quello destro,ma sono anche convinta che le facoltà che usiamo normalmente siano pochissime rispetto alle nostre infinite potenzialità.Io cerco sempre ,nel mio piccolo,di tenere “attivi” entrambi gli emisferi e nel corso della vita mi sono successi molti dei fatti da te citati.Ho notato però che dipende dalla fasi che attraverso.Ci sono momenti in cui ho le antenne molto più recettive rispetto al solito.E’ proprio una sensazione che avverto anche a livello fisico.
Tutto sta a quanto siamo consapevoli del nostro mezzo. Il channelling all’inizio è involontario e spesso casuale anche per il tipo di informazioni ricevute. Con l’allenamento si impara a usare entrambi gli emisferi contemporaneamente per restare connessi con la terra e aprirsi verso l’alto. Se siamo centrate e consapevoli la ricettività e sensitività sono una facoltà a nostra disposizione sempre.
Sì ,infatti,credo sia proprio come dici…
Ero convinta che il channeling fosse la stessa cosa di una medium.
É molto simile a quello che io chiamo viaggio (nello sciamanesimo) tra i mondi. Non mi dispiacerebbe dibattere a questo proposito.
Stregatta il viaggio tra i mondi dello sciamanesimo è un viaggio astrale. Penso ad esempio alla caccia all’anima (come recupero di una parte persa di noi a seguito di un trauma) che si compie sui tre livelli dello spirito mondo inferiore e superiore e il nostro piano mentre nel channelling generalmente si ricevono informazioni. E’ una sorta di cellulare telepatico. Il viaggio tra i mondo è un viaggio ossia un”uscita’ dal corpo per andare altrove come accade nei sogni.
Mi rendo conto che spiegarlo, specie per iscritto, è complesso ma parliamone. Poi in base alle eventuali domandi farò altri post se siete interessante ad approfondire o confrontarvi su cose che sapete o avete sperimentato.
Questo commento è stato eliminato dall’autore.
Brava Mathilda, che bello sentir parlare di channelling… 😉
Ciao Tesoro, ti stanno fischiando le orecchie in questi giorni? Ho capito subito leggendo la notifica via mail che il commento era tuo. Mi sa che siamo agli sgoccioli e la ‘pacchia’ è finita ma spero ancora. Ti scrivo in pvt. Baci
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ecco a me invece è stato detto invece che è diverso dal viaggio astrale.
E cioè che il viaggio sciamanico è il viaggio dello spirito e non del corpo astrale.
Sì, infatti mi riferivo alla modalità non a cosa si sposta. ;o)
Il viaggio astrale in senso ampio si può fare sia in orizzontale sia in verticale. In orizzontale si sposta il corpo astrale mentre se andiamo su piani più sottili usiamo gli altri corpi. Il corpo astrale sarebbe cmq troppo denso per alcune dimensioni. Devi anche considerare che le diverse culture chiamano le medesine cose con nomi differenti. Ma si rischia di fare le pulci alle parole che usciamo. ;o)Siamo in dettagli decisamente tecnici e specifici che poco si adattano a chi mastica poco l’argomento. ;o) Accompagniamo alla comprensione, è più utile per fare ordine.
E’ per questo che mi piacerebbe parlarne in altro luogo.
Si si, facciamolo. Confrontiamoci, condividiamo esperienze! :oD
Ti scrivo un mp su fb.
che bello..mi sento un po’ meno sola ora…a me spesso mi succedono cose “strane”…coincidenze o meglio sincronicità e mi domando il perchè di certi avvenimenti…
Le cose strane non esistono. La mia metà, razionale e concreto, stando con me ha iniziato a dire “Alcune cose non si possono capire, si accettano e basta”. Trovo sia molto saggio. ;o)
Eh sì, è un ‘percorso’ che spesso porta solitudine perchè nessuno ne parla. ;o) Notte